Roma, 03 Aprile 2020
Nel C.d’A. di ieri la CDP ha anticipato, in via del tutto autonoma rispetto ai provvedimenti del Governo, l’avvio operativo dei meccanismi di garanzia previsti dal DL n. 18/2020 (in particolare l’art. 57 del c.d. “Cura Italia”).
La Cassa Depositi e Prestiti, ha informato ieri, che fornirà alle imprese colpite dall’emergenza epidemiologica da COVID-19 la possibilità di fruire immediatamente di finanziamenti per sostenere fabbisogni connessi a:
- esigenze temporanee di liquidità e supporto al capitale circolante;
- supporto agli investimenti previsti dai piani di sviluppo delle aziende.
L’erogazione dei fondi, stanziati per complessivi euro 2kkk, potrà avvenire anche a seguito di interventi sindacati in pool tra diverse banche dell’azienda benefiziaria, mediante la delibera di finanziamenti corporate, con quota di CDP compresa tra 5 e 50 milioni di euro, con durata fino a 18 mesi, salvo eventuale periodo di preammortamento.
Stante la vocazione istituzionale della CDP, potranno richiedere questo tipo di operatività le imprese caratterizzate dai seguenti requisiti soggettivi/oggettivi:
- fatturato annuo 2019 > ad euro 50kk;
- presenza di un danno da emergenza COVID-19, argomentabile e documentabile, pari almeno ad una riduzione del 10% del fatturato 2020 rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Le “esigenze di liquidità” sostenute dal finanziamento CDP potranno essere, a titolo indicativo e sulla base delle prime indicazioni raccolte, funzionali a:
- investimenti finalizzati a ricerca, sviluppo, innovazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, promozione del turismo, ambiente, efficientamento energetico, promozione dello sviluppo sostenibile e green economy;
- iniziative per la crescita, anche per aggregazione e operazioni di M&A delle imprese, sia in Italia e all’estero;
- realizzazione di opere, impianti, reti e dotazioni, destinati ad iniziative di pubblica utilità.
La modalità di rimborso dei finanziamenti prevede la corresponsione di un’unica rata in linea capitale (bullet), con il pagamento di rate semestrali posticipate in linea interessi.
Si evidenzia, inoltre, che l’iter istruttorio preliminare all’erogazione del credito ed alla determinazione del tasso di interesse dell’operazione dovrà necessariamente tenere in considerazione un’accurata valutazione del merito creditizio – sia per quanto attiene il dato economico-patrimoniale e finanziario che per quello “andamentale” – dell’impresa richiedente.
Questa autonoma iniziativa di CDP, sarà indubbiamente accolta con favore dalle aziende di medie e grandi dimensioni(per individuare la dimensione aziendale valgono sempre i parametri Comunitari, rammentati nella tabella sottostante), principalmente per due ordini di motivi:
- che le disponibilità del plafond vengono immediatamente messe a disposizione del mondo produttivo, indipendentemente dalla preliminare attivazione dei meccanismi di garanzia statale su tali finanziamenti previsti dall’art. 57 del DL 18/2020, supportando sin da “domani” l’operatività aziendale messa a dura prova in questo periodo di emergenza, che evidentemente non può attendere le formalità burocratiche previste dal DL n. 18/2020;
- che questo tipo di intervento è creato appositamente per quel cluster di imprese che eccedono i requisiti delle micro e piccole imprese, che risultano escluse – per disposizioni comunitarie – dagli importanti provvedimenti del decreto in materia di moratoria sui finanziamenti (art. 56 del DL 18/2020) e fruibilità delle garanzie rilasciate dal fondo centrale per le PMI (art. 49 del DL 18/2020).
È pur vero che il nostro sistema produttivo è fondato in larga parte sulle PMI, ma non si può negare che lo stato di tensione finanziaria che si sta manifestando violentemente in queste settimane andrà ad incidere in modo più o meno significativo anche sulle aziende che eccedono i parametri per essere considerate PMI.
Parametri dimensionali delle PMI