Roma, 07 Novembre 2024
Ieri è scaduto il termine di presentazione degli emendamenti – ne sono stati depositati ben 382 – al Ddl di conversione del c.d. decreto fiscale collegato alla manovra (DL 155/2024, GU n. 246 del 19/10/2024), attualmente all’esame della Commissione Bilancio del Senato.
Tra gli emendamenti a firma di “FI”, spunta la “rottamazione quinquies” per le cartelle dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023. La proposta di modifica riaprirà di fatto i termini della rottamazione quater prevista dalla legge di bilancio 2022, con il possibile repechage dei “decaduti”. Il pagamento delle somme potrebbe essere in unica soluzione entro il 31 luglio 2025 o in 18 rate, con un interesse del 2% a partire dalla seconda rata. Va da sé che occorrerà attendere il completamento dell’iter Parlamentare per sapere se l’emendamento sarà recepito o meno nel collegato alla LdB 2025.
Tra le altre proposte di modifica presentate sempre dalla maggioranza, si segnala quella della “Lega” per il rinvio a gennaio 2025 della seconda rata di acconto (in scadenza il 02/12/2024) delle imposte dirette per gli autonomi, compresi i contributi previdenziali e assistenziali.
L’emendamento stabilisce che per il solo periodo d’imposta 2024 per i titolari di partita IVA che nel periodo d’imposta precedente abbiano dichiarato ricavi o compensi fino ad euro 170k “ …….. il versamento della seconda rata di acconto dovuto in base alla dichiarazione dei redditi, nonché per i contributi previdenziali e assistenziali”, sia versato entro il 16 gennaio dell’anno successivo anziché entro il 30 novembre. Il pagamento potrebbe essere anche rateizzato con “cinque rate mensili di pari importo”, da gennaio con scadenza il 16 di ogni mese. Sulle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi.