Roma, 10 Gennaio 2020
E’ oramai diventata operativa la nuova versione dello strumento agevolativo Smart&Start.
In particolare, a partire dal prossimo 20 gennaio le “start up innovative” potranno presentare apposita domanda di finanziamento agevolato ad Invitalia S.p.A. (soggetto gestore della misura), a fronte delle iniziative imprenditoriali delle startup innovative.
In sintesi, lo strumento agevolativo “Smart&Start” è stato istituito con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 24 settembre 2014 ed è finalizzato a promuovere, su tutto il territorio nazionale, le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità e sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.
La misura agevolativa è riservata alle startup innovative, localizzate su tutto il territorio nazionale, iscritte nell’apposita sezione speciale del registro imprese e in possesso dei requisiti di cui all’articolo 25 del DL n. 179/2012. Le start up devono essere costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda e devono essere classificabili di piccola dimensione.
NB. Possono presentare domanda di agevolazione anche le persone fisiche che intendono costituire una startup innovativa. In tal caso, la costituzione della società deve intervenire entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
Possono ottenere le agevolazioni Smart&Start anche le imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede operativa sul territorio italiano.
Sono ammissibili alle agevolazioni finanziarie i piani di impresa aventi ad oggetto la produzione di beni e l’erogazione di servizi che presentano almeno una delle seguenti caratteristiche:
- significativo contenuto tecnologico e innovativo, ovvero;
- sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things, ovvero;
- valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).
I piani d’impresa possono essere realizzati anche in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa, Digital Innovation Hub.
La circolare MISE n. 439196/2019 indica le modalità di presentazione delle domande per richiedere l’agevolazione, che ha a disposizione risorse per c.ca euro 90 mio per finanziare piani d’impresa.
Le iniziative imprenditoriali dovranno prevedere costi compresi tra euro 100.000 ed euro 1,5 milioni, finalizzati alla produzione di beni e all’erogazione di servizi, come detto, ad alto contenuto tecnologico e innovativo. Questi piani d’impresa potranno essere realizzati anche in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa.
La circolare attiva diverse novità, tra cui la semplificazione dei criteri di valutazione per la concessione delle agevolazioni e l’introduzione di nuove premialità in caso di collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa, compresi i Digital innovation hub.
Tra le news la nuova definizione dei piani di impresa e delle spese ammissibili, incluso il riconoscimento di una quota di finanziamento per la copertura delle esigenze di capitale circolante per il periodo di realizzazione del piano.
Le spese ammissibili alle agevolazioni del programma Smart&Start devono rientrare nelle seguenti categorie:
- immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa;
- immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
- servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa (progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al webmarketing, costi connessi alle collaborazioni instaurate con organismi di ricerca ai fini della realizzazione del piano d’impresa);
- personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo aventi i requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, lettera h), numero 2), del decreto-legge n. 179/2012, nella misura in cui sono impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa.
Come su accennato, nei limiti del 20% delle predette spese è altresì ammissibile a contribuzione un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante connesse al sostenimento di spese per materie prime, servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa (ivi compresi quelli di hosting e di housing) e godimento di beni di terzi.
Forma delle agevolazioni.
Le startup richiedenti possono beneficiare delle seguenti agevolazioni:
- finanziamento agevolato, senza interessi, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili; l’importo del finanziamento è elevabile al 90% nel caso in cui la startup sia interamente costituita da donne e/o da giovani di età non superiore a 35 anni, oppure preveda la presenza di almeno un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente) conseguito da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.
- Il finanziamento ha durata massima di 10 anni.
- Contributo a fondo perduto del 30%. Per le startup innovative con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, il predetto finanziamento è restituito in misura parziale, per un ammontare pari al 70% dell’importo di finanziamento agevolato concesso per le spese del piano di impresa.
Servizi di tutoraggio: le sole startup innovative costituite da non più di 12 mesi possono usufruire di servizi di tutoraggio tecnicogestionale identificati in base alle caratteristiche delle startup. Il valore dei predetti servizi è pari ad euro 15.000 per le startup localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e ad euro 7.500 per le startup localizzate nel restante territorio nazionale.
Tra le semplificazioni previste dalla nuova Circolare MISE: a) una modalità di rendicontazione più semplice, con la possibilità di ottenere le erogazioni per stati di avanzamento con fatture non quietanzate, i cui pagamenti possono essere dimostrati, entro sei mesi, al successivo stato di avanzamento; b) contestuale erogazione della quota proporzionale di finanziamento inerente il capitale circolante; c) rendicontazione dei costi di personale con la modalità dei costi standard.