Roma, 26 Marzo 2019
Tra i provvedimenti, ad impatto fiscale, contenuti nel c.d. decreto “crescita” ne spiccano alcuni di particolare interesse, tra l’altro già adottati, a corrente alternata, in precedenti legislature.
In particolare, anche se il provvedimento è ancora da scrivere nella versione definitiva, l’ossatura è la seguente:
- è contemplata l’ipotesi di reintroduzione dei superammortamenti, per gli acquisti formalizzati dal 1° aprile al 31 dicembre 2019, con la maggiorazione pari al 30%. Tale agevolazione riguarderebbe però soltanto gli investimenti in beni strumentali fino ad Euro 2,5 mil. e ne sarebbero comunque escluse le autovetture, gli immobili e i beni immateriali;
- una misura di rilievo, molto attesa dalle imprese del settore immobiliare, sarebbe l’applicazione dell’imposta di registro e delle imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di Euro 200,00 ciascuna (totale di Euro 600,00), per i trasferimenti di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare che, entro i successivi dieci anni, provvedano alla ristrutturazione o alla demolizione e ricostruzione degli stessi, anche con variazione volumetrica rispetto al fabbricato preesistente;
- dovrebbe essere disposta la proroga del credito d’imposta per le attività di “ricerca & sviluppo” di cui all’art. 3 del DL 145/2013, attualmente in vigore fino al 2020. Il Governo sta valutando l’estensione dell’agevolazione anche al periodo 2021-2023;
- dovrebbe essere prevista l’eliminazione dell’obbligo di “ruling” ai fini della fruizione del regime di Patent box, ipotesi che era stata presa in considerazione nell’ambito della stesura della legge di bilancio 2018 ma che poi non ha trovato attuazione;
- nella bozza di decreto, allo studio vi sono anche alcune ipotesi di modifica della tassazione agevolata degli utili reinvestiti delle Società (c.d. mini IRES) e di aumento della deducibilità dell’IMU dalle imposte sui redditi;
- per le start up innovative, sotto il profilo fiscale, l’ipotesi allo studio è quella di introdurre un credito d’imposta pari al 50% dei costi sostenuti per l’assunzione a tempo indeterminato di personale altamente qualificato;
- modifiche anche per la Legge Sabatini, in merito alla quale sarebbe prevista l’eliminazione del tetto massimo al finanziamento ammesso al contributo, attualmente pari ad Euro 2 milioni.
Nelle prossime settimane si dovrebbero delineare più concretamente i contorni del provvedimento del Governo … working progress !