COVID 19: probabili contenuti del nuovo DL che sarà varato domani, venerdì 13 marzo 2020.

Roma, 12 Marzo 2020

Questi alcuni dei punti su cui stanno lavorando i tecnici del MEF per la messa a punto del nuovo Decreto Legge, previsto per domani, che stanzia i primi 12 miliardi di euro per famiglie, lavoratori, autonomi e imprese:

stop alle tasse sui canoni di locazione degli esercizi commerciali non riscossi; possibilità di trasformare in crediti d’imposta le Dta (Deferred tax asset), ossia le attività per imposte anticipate iscritte in bilancio; congelamento di un mese di tutti i versamenti pubblici e privati.

Almeno quattro le linee di intervento, tra cui la priorità del potenziamento del servizio sanitario. C’è poi il sostegno al reddito con l’estensione della cassa integrazione per tutti i settori e in tutta Italia.

Il supporto alle famiglie con l’erogazione di congedi speciali per i genitori che hanno i figli a casa da scuola, e aiuti specifici per gli autonomi e per i lavoratori stagionali. Il sostegno alle famiglie passa anche attraverso la sospensione dei mutui, solo a richiesta e per quei cittadini che hanno subìto un danno occupazionale o non sono in grado per la crisi di onorare le rate.

Un capitolo importante del decreto riguarderà la liquidità delle imprese, per evitare che vengano travolte dal blocco delle attività a causa della conclamata pandemia. In arrivo anche uno stanziamento di 600 milioni per il settore agricolo che in questa emergenza sarà chiamato a garantire il pieno funzionamento della filiera alimentare, dalla produzione alla distribuzione.

In estrema sintesi questi i punti che dovremmo ritrovare nel DL di domani.

Crediti insoluti 
Tra le ultime novità allo studio sul fronte degli aiuti alle imprese spunta la possibilità di trasformare in crediti d’imposta le cosiddette Dta (Deferred tax asset) iscritte in bilancio da tutto il sistema produttivo, finanziario e non. Un intervento che avrebbe come obiettivo quello di non creare situazione di tensione sulla liquidità. L’idea su cui si starebbe lavorando, di non facilissima applicazione, aprirebbe la strada a una trasformazione in crediti d’imposta delle Dta (perdite, eccedenze Ace ecc.) vincolandola ai “crediti insoluti”. Oggi questa operazione in base al decreto legge n. 34 del 2019 è possibile solo per le aggregazioni di imprese e società. Sulla base delle risorse sarà definita la percentuale di crediti insoluti ammessi all’operazione.

La norma sarà inserita nel pacchetto di interventi che punta a introdurre un sistema di garanzie del valore di circa 2 miliardi da affidare al Fondo di garanzia per le PMI gestito dal Mediocredito Centrale. Sistema che punta ad ampliare la portata dell’intervento del sistema bancario per la moratoria sui prestiti alle Pmi e sui mutui per l’acquisto della prima casa.

Sospensione dei pagamenti 
Per la sospensione di tributi e contributi l’idea che si starebbe facendo strada è quella di congelare per almeno un mese tutte le scadenze sia pubbliche che private, quindi dai tributi alle scadenze contrattuali come atti notarili o affitti. Il nodo da sciogliere resta sempre il perimetro di intervento, ossia se limitarlo alle sole filiere maggiormente colpite dall’emergenza Covid-19 (turismo, fiere, terme, cultura, spettacolo, sport e trasporti) o a tutti i soggetti che hanno subito un significativo calo del fatturato (del 25% ad esempio). Proprio oggi il MEF avrà disponibili, in questo senso, i dati della fatturazione elettronica del mese di febbraio da poter utilizzare per confrontare l’andamento dei fatturati dei primi due mesi del 2019 con i primi due mesi 2020 vissuti dalle imprese italiane in piena emergenza. Tra le sospensioni richieste da imprese e professionisti anche quella degli atti emessi dalle Entrate e dall’Agente della Riscossione.

Affitti non riscossi
L’altra novità annunciata ieri dal Ministro Gualtieri è l’esclusione dalla tassazione dei canoni di locazione degli esercizi commerciali. Si punta in sostanza ad evitare che i proprietari dei locali commerciali subiscano le conseguenze del mancato pagamento dei canoni, in questo periodo di crisi, da parte degli esercenti. Per Confedilizia l’intervento minimo sarebbe quello di eliminare l’assurda regola della tassazione Irpef/Ires dei canoni non percepiti.

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